Rosa Louise Parks l’icona dei diritti civili

Un semplice gesto che ha cambiato
la storia dell’umanità

di Lucia Buccarello


Rosa Parks una donna semplice dalla forte dignità. È così che la storia la ricorda.

È dal suo piccolo gesto determinato e non-violento che prenderà il via la lotta contro la segregazione razziale in Alabama.

 

Il 1 dicembre del 1955, a Montgomery, Rosa Parks, che lavorava come sarta in un negozio, stava ritornando a casa su un autobus. Contravvenendo all’ordine scritto sul cartello “White only”, stanca e debilitata da lancinanti dolori ai piedi, si sedette sul primo sedile del settore riservato ai bianchi. Dopo una fermata l’autista le intimò di lasciare il posto a un bianco appena entrato. Rosa con estrema calma ed educazione rifiutò di alzarsi. Il Conducente fermò il mezzo e fece intervenire la polizia. Rosa Parks fu arrestata per condotta impropria e per aver violato le regole cittadine.

 

Negli Stati del Sud degli USA, come l’Alabama, vigevano le leggi di “Jim Crow” che ordinavano una violenta segregazione alle persone di colore. In negroes, l’epiteto dispregiativo con cui venivano chiamati gli afroamericani,  non potevano in alcun modo avvicinarsi ai luoghi riservati ai bianchi. In tutti questi posti campeggiava il famoso cartello “White only”. Solo bianchi. I negroes avevano i loro bagni pubblici, i loro ospedali, le loro scuole, i loro negozi. La società era nettamente divisa tra bianchi e neri e tutti coloro che disubbidivano alla legge potevano essere picchiati e uccisi. Il loro assassinio sarebbe stato classificato come “omicidio giustificabile”. Come se ci potesse essere qualcosa di giustificabile nell’uccisione di una qualunque vita umana.

 

Eppure nel 1863 il presidente Abramo Lincoln aveva combattuto e vinto la guerra di secessione contro gli stati del Sud dominati dai grandi proprietari terrieri e aveva abolito la schiavitù. La segregazione razziale era però tornata prepotentemente agli inizi del ‘900 con modalità anche assai violente come quelle dei Ku Klux Klan, che con le loro croci infuocate picchiavano e uccidevano tutti coloro che non sottostavano alle loro assurde norme sociali.

 

La stessa notte dell’arresto di Rosa Parks cinquanta leader della comunità afro-americana, guidati da uno ancora sconosciuto pastore protestante Martin Luther King, si riunirono per decidere come muoversi. Le reazioni violente erano già cominciate, ma si sentiva il bisogno di una azione più mirata. Non era certo la prima volta che una persona di colore veniva arrestata per gli stessi motivi o che addirittura finiva per essere assassinata. Era giunto il momento di provare con un gesto più incisivo.

 

Il giorno successivo cominciò il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery che si estese a macchia d’olio in gran parte degli stati del Sud.

Una protesta che continuò per 381 giorni paralizzando non solo il sistema dei trasporti pubblici, ma anche l’intera economia in mano ai segregazionisti.

 

Nel 1956 il caso della signora Parks arrivò alla Corte Suprema degli Stati Uniti d’America che all’unanimità dichiarò l’incostituzionalità della segregazione razziale sui mezzi pubblici dell’Alabama. Da quel momento in poi Rosa Parks verrà ricordata come l’icona del movimento dei diritti civili. Ma laa sua vita non fu certo facile, più volte minacciata di morte si trasferì con il marito nel Michigan dove divenne assistente del deputato Conyers.

 

Fu insignita della Medaglia d’oro del Congresso e morì per cause naturali il 24 ottobre del 2005 a 92 anni.

A noi resta di lei l’insegnamento più importante. Come sia possibile combattere qualunque discriminazione semplicemente agendo con dignità e rispetto di sé anche nei più piccoli gesti di vita quotidiana.

 

 

 

Rosa Louise Parks (nata Rosa Louise McCauley) nacque a Tuskegee il 4 febbraio del 1943 da James McCauley e Loeona McCauley entrambi di confessione metodista. Nel 1955 sposò Raymond Parks attivista del movimento per i diritti civili. Lavorò come sarta in una grande magazzino di Montgomery. Dopo numerose minacce di morte e difficoltà nel trovare un lavoro si trasferì con il marito a Detroit, nel Michigan agli inizi degli anni ’60. Dal 1965 al 1988 lavorò come segretaria di Jhon Conyers membro del Congresso. Morì il 24 ottobre del 2005 a Detroit.

 

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