Storia della madre dei computer
di Chiara Listo
Augusta Ada Byron non era nata da due genitori comuni. Sua madre era Anne Isabella Milbanke, una matematica, e suo padre il famosissimo poeta Lord Byron. Augusta, meglio nota da sempre con il suo secondo nome, Ada, non ebbe mai un rapporto con il padre nonostante sia stata l’unica figlia riconosciuta di Byron. Fin dal 1815, anno della sua nascita, il poeta aveva già cessato di vivere con la madre.
|
Nel 1833, Ada incontrò per la prima volta il matematico Charles Babbage ed ebbe modo di conoscere altri grandi uomini di scienza dell’epoca, come Michael Faraday. L’intelligenza fervida e il genio matematico della giovane colpivano facilmente, e Babbage le parlò a lungo della sua invenzione, la macchina differenziale (in breve: una macchina che dava la possibilità di accedere a una vasta gamma di calcoli matematici grazie ad approssimazioni polinomiali).
Scrive la Lovelace a proposito della macchina di Babbage:
«La Macchina Analitica non ha la pretesa di originare alcunché. Essa può fare tutto ciò che sappiamo ordinare ad essa di eseguire. Essa può seguire l’analisi, ma non ha il potere di anticipare eventuali rivelazioni analitiche o verità assolute. Il suo compito e scopo è quello di aiutarci a rendere disponibile ciò che già conosciamo.»
Nonostante solo due anni dopo Ada fosse convolata a nozze con il Conte di Lovelace, mantenne sempre una ricca corrispondenza e una stretta collaborazione con Babbage. Studiò a fondo ciò che era possibile fare con la macchina differenziale e la macchina analitica, tanto che il matematico la soprannominò Enchantress of Numbers (in italiano, Incantatrice di Numeri). «Dimentica questo mondo e tutti i suoi guai e, se è possibile, con tutti i suoi numerosissimi ciarlatani. Ogni cosa insomma, tranne l’Incantatrice dei Numeri.»
Nel 1842, Luigi Menabrea descrisse il lavoro di Babbage in un saggio intitolato “Nozioni sulla macchina analitica” di Charles Babbage. Quest’ultimo chiese proprio ad Ada Lovelace di tradurre lo studio di Menabrea in inglese e di corredarlo di note ove possibile. Il lavoro di Ada piacque tanto a Menabrea che anche lui avviò una fitta corrispondenza con la matematica, cosa che diede il via a elucubrazioni interessanti e grandiose: in una delle lettere, Ada descriveva con maestosa lungimiranza una prefigurazione di un’Intelligenza Artificiale.
Dallo studio che successivamente fu fatto sulla Nota G che la Lovelace fece sulla traduzione agli scritti di Menabrea, è chiaro la matematica ideò e trascrisse un algoritmo (cioè una serie di istruzioni per risolvere un problema) che avrebbe dovuto permettere alla macchina analitica di calcolare un elemento della serie dei numeri di Bernoulli senza dover calcolare i suoi precedenti. A partire da una funzione definita da Babbage, Ada riuscì a sviluppare il primo programma per un calcolatore: questo è da definirsi il primo esempio di software della storia, ciò che gettò le basi della moderna informatica.
Questo, di fatto, rende Ada Lovelace una sorta di “madre” dei computer.
Scrive Babbage:
«Io le suggerii di aggiungere delle note alla monografia di Menabrea, un’idea che immediatamente fu adottata. Noi discutemmo insieme alle varie illustrazioni che sarebbero state presentate: io ho contribuito molto anche se lei ha dato un suo determinante tocco personale. Così pure, era stato nel lavoro del programma per la macchina, volto a calcolare i numeri di Bernoulli, dove la Lovelace riuscì anche ad individuare un gravissimo errore compiuto da me.»
Ada Lovelace, colpita da un cancro uterino, morì a soli trentasei anni nel 1852 e fu seppellita nella chiesa di Santa Maddalena ad Hucknall (nel Nottinghamshire).
La sua figura è rimasta costante fonte di ispirazione per gli scienziati, e personaggio ricco di fascino anche in tutta la letteratura punk.
Approfondimenti
Per saperne di più
– Nel 1979, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti coniò un nuovo linguaggio di programmazione, che venne chiamato ADA in onore della Lovelace.
– “The thrilling adventures of Lovelace&Babbage” è un’opera a fumetti (sfortunatamente solo in lingua inglese) ad opera di Sydney Padua. Cliccando sul link è possibile leggere alcune delle storie sul sito ufficiale dell’autrice.
– Dal 2009, si tiene ogni anno l’Ada Lovelace Day (ALD) un giorno speciale (una data che oscilla intorno alla metà di ottobre) che celebra le donne che si sono distinte in scienza, tecnologia, ingegneristica e matematica.
– Nel 1990, Ada Lovelace e Charles Babbage compaiono come personaggi nel romanzo “La Macchina della Realtà” (scritto da William Gibson e Bruce Sterling), in cui viene ipotizzata una società ucronica governata da un’intelligenza artificiale.