Un secondo posto che vale il primodi Giacomo Civino Contemporanea al Sei Nazioni di rugby disputato dalle nazionali maschili si giocano altri due tornei paralleli: quello delle nazionali giovanili under-20 e quello femminile. L’Italia ha concluso il Sei Nazioni Under-20 in penultima posizione davanti alla Scozia, battuta in trasferta nell’unica vittoria di questa edizione; la Nazionale femminile ha invece ottenuto un risultato storico, concludendo il torneo per la prima volta in seconda posizione dietro alla fortissima e favoritissima Inghilterra, migliorando il terzo posto del 2015. |
La squadra del ct Andrea Di Giandomenico ha ottenuto il secondo posto vincendo 31-12 lo scontro diretto contro la Francia, detentrice del titolo, domenica pomeriggio allo stadio Plebiscito di Padova. L’Italia ha portato a casa il risultato riuscendo a vincere senza concedere alle avversarie riuscendo a conquistarlo a loro volta grazie quattro mete siglate dalle italiane (bonus offensivo). Nei turni precedenti l’Italia aveva battuto 28-7 la Scozia a Glasgow, pareggiato 3-3 a Lecce con il Galles e vinto 29-27 contro l’Irlanda a Parma. L’unica sconfitta della nostra nazionale è arrivata ad Exeter, per 55-0 contro l’Inghilterra, squadra che quest’anno si è dimostrata di livello nettamente superiore alle avversarie, vincendo anche il “Grande Slam”.
Dal 2007, anno della sua prima partecipazione, l’Italia femminile nel corso degli anni ha sempre dimostrato di riuscire a competere con le migliori, riuscendo a creare attorno a sé un ambiente positivo che sta trainando il movimento italiano femminile che negli ultimi anni è fortemente in crescita. Nel Sei Nazioni, a eccezione di una edizione, ha sempre ottenuto almeno una vittoria, arrivando anche a due e tre nelle annate più positive. La vittoria a Padova contro la Francia le ha fatto guadagnare inoltre un posto nel ranking mondiale, dove ora è sesta tra Stati Uniti e Australia.
Le nostre azzurre non sono giocatrici professioniste, al contrario, sono studentesse, lavoratrici e mamme. Pur di portare in alto il nome dell’Italrugby sono disposte a sacrificare la loro vita privata. Ciò fa aumentare ancora di più la risonanza della loro impresa, che spero con il tempo e la dedizione che il ct Di Giandomenico riesce a trasmettere loro questo secondo posto si trasformi in un primo con tanto di grande slam.