La forza dello sport per abbattere le barriere dei pregiudizidi Giacomo Civino Dal 15 al 21 Marzo 2019 si sono svolti ad Abu Dhabi, presso lo Zayed Sports City Stadium, i Giochi Mondiali Special Olympics. L’evento ha visto più di 40.000 presenti e milioni di telespettatori in tutto il mondo. Più di 7mila atleti provenienti da 170 Nazioni si sono dati battaglia dimostrando che non esistono preconcetti o barriere quando si parla di sport. Da poco l’evento ha raggiunto il traguardo dei 50 anni, nato nel 1968 a Chicago, dall’intuizione della sua fondatrice Eunice Kennedy Shriver, con il passare del tempo è diventato l’evento di riferimento della categoria. |
Tra i 7mila atleti impegnati nelle 24 discipline sportive, sono stati 115 gli sportivi che hanno portato alti i colori dell’Italia nelle seguenti: atletica, badminton, bocce, bowling, calcio a 5 unificato, calcio a 7 unificato, equitazione, ginnastica artistica e ritmica, golf, equitazione, pallacanestro unificata e tradizionale, pallavolo unificata, nuoto, nuoto in acque libere, tennis e tennistavolo.
Gli atleti di Special Olympics riportano così in Italia un ricco bottino di medaglie. Si tratta di 21 ori, 41 argenti e 45 bronzi, per un totale di 107 medaglie, conseguiti nelle più disparate discipline. Con le lacrime agli occhi hanno mostrato, comprensibilmente orgogliosi, i premi ottenuti.
“I nostri atleti faranno tesoro di questa esperienza, manterranno alte nel tempo l’autonomia e l’autostima raggiunte in questi giorni – ha infatti spiegato Alessandra Palazzotti, la direttrice nazionale di Special Olympics,-. Loro sono i ‘Game changers’, così Special Olympics li ama chiamare, coloro che non si arrendono alle difficoltà e, se pensano che siano sbagliate, le regole del gioco le cambiano. Hanno rivoluzionato le prospettive da cui guardare le persone con disabilità intellettive, hanno vinto tante medaglie ad Abu Dhabi, ma soprattutto hanno vinto sui dubbi, le perplessità e i pregiudizi di chiunque li abbia visti giocare. Il tutto ancora una volta attraverso lo straordinario potere dello sport”.
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