Nella nazionale azzurra c’è aria di innovazione
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Inizialmente sarebbe dovuto tornare in Italia come assistente, ma dopo la risoluzione anticipata del contratto di Conor O’Shea, la federazione gli ha affidato l’incarico temporaneamente. Dopo il Sei Nazioni (1 febbraio-14 marzo) verrà nominato un nuovo definitivo allenatore, probabilmente neozelandese, per il nuovo quadriennio.
Il mio pensiero vola al poco tempo che Smith ha a disposizione per provare a creare una squadra solida in vista dell’imminente Sei Nazioni. Dopo l’ infortunio di Campagnaro potrebbero esserci dei guai ai centri, ma la qualità e la voglia non mancano.
Già dalle prime convocazioni si percepisce l’aria di cambiamento e innovazione che il coach sudafricano starebbe innestando nella nazionale azzurra, che sotto la guida O’Shea ha iniziato un processo di risalita dal fondo nel quale era finita.
Di sicuro sarà un Sei Nazioni interessante nel quale il bel gioco non mancherà e che noi seguiremo con delle analisi approfondite riguardo le nostre nazionali impegnate sia nel settore maschile dove lotteremo per non concludere all’ultimo posto, che in quello femminile dove le ragazze di Andrea Di Giandomenico dovranno difendere lo splendido risultato ottenuto lo scorso anno.