Sanremo 2020, la prima edizione inclusiva e accessibile

Grazie a dei LIS Performer
il 70esimo Festival della Canzone Italiana
sarà alla portata di sordomuti,
non vedenti e ipovedenti

 

di Redazione 

È uno cosa degli aspetti più lodevoli, al di là di tutte le polemiche, di questa 70esima edizione del Festival di Sanremo, ma allo stesso tempo sta passando in sordina senza avere la giusta rilevanza, forse perché circoscritto a una determinata utenza. Tuttavia non si può non rendere merito all’iniziativa Rai di rendere la kermesse accessibile per tutto i telespettatori, anche i non udenti. Tutte le canzoni del Festival sono “tradotte”, o meglio “cantate”, nella lingua dei segni da un team di traduttori sordomuti o sordi. Quindici performer in LIS interpreteranno i brani per le cinque serate in diretta e in onda su canale dedicato RaiPlay.

 

Si tratta del primo Festival veramente inclusivo nella storia della Rai. Rai Pubblica Utilità ha potenziato infatti le attività di comunicazione intra-linguistica per sordi e ciechi per rendere pienamente fruibile il Festival di Sanremo, aggiungendo agli ormai consolidati sottotitoli, l’audio-descrizione in diretta e l’interpretazione in lingua dei segni italiana (LIS) dell’intera manifestazione. In contemporanea con il Teatro Ariston, nello studio 4 di via Teulada, in un contesto virtuale in perfetta coerenza e continuità con la realtà vera del palco dell’Ariston, i performer appositamente selezionati da Rai Casting, di cui tre sordi, interpreteranno in LIS tutti i brani, compresi gli ospiti musicali. Il team di “Sanremo accessibile” vedrà inoltre, dodici udenti, una coreografa, la direttrice artistica Laura Santarelli e la capo accessibilità Rai Maria Chiara Andriello.

I performer selezionati hanno un’età media inferiore ai 30 anni, in grado di attrarre e catturare l’attenzione di un pubblico giovane, anche grazie alle loro specifiche capacità artistiche. Accanto a loro, ci saranno pure gli interpreti che normalmente collaborano con Rai per la traduzione in LIS dei tg, i quali seguiranno invece la conduzione e tutti i segmenti non artistici del programma.

Inoltre, per la prima volta nella storia del Servizio pubblico, gli audiodescrittori e speaker della Rai consentiranno a tutti i ciechi e ipovedenti la totale fruibilità del Festival, descrivendone la manifestazione in diretta, avvalendosi di un lavoro preparatorio che prevede un accurato studio di ogni dettaglio della location, della scenografia, dei costumi, dei personaggi e della scaletta del programma.

L’audiodescrizione sarà attiva sul canale digitale terrestre e così tutte e cinque le serate saranno interamente sottotitolate, in diretta dallo studio di produzione sottotitoli di Saxa Rubra. La messa in onda in diretta dei sottotitoli preparati si avvarrà dell’ausilio dei consulenti musicali, al fine di garantire una fedele sincronia tra sottotitolo e musicalità del singolo brano.

Un servizio davvero inclusivo e innovativo che darà modo di conoscere il mondo dei sordi, la loro cultura e il grande lavoro degli interpreti di lingua dei segni.

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