“Memorie di viaggio di una donna in guerra”di Redazione “Come la sabbia di Herat”, edito da Altaforte Edizioni, è l’esordio letterario dell’inviata di guerra Chiara Giannini. In quest’opera la giornalista prende per mano il lettore e lo porta con sé attraverso la sua storia personale e i suoi conflitti, che si incrociano con gli scontri bellici e le tensioni che vive l’Afghanistan. |
Un cammino che porta in Tunisia; davanti a un camion impazzito pronto a esplodere o su un elicottero. Vediamo la lapide che ricorda i caduti italiani e ascoltiamo il suono di tromba. Voliamo alti in linea volo, con le vertigini e il cuore in gola. Scopriamo gli scarponi pieni di fango e i giubbotti antiproiettile; i Buffalo, gli ied e le piastrine di guerra.
Attraverso i suoi occhi e le sue parole incontriamo David, Francesco, Mario, Tiziano. Annarita, le carcerate, gli orfani. I profumi e i sapori di quella terra così lontana. Il buio dopo il coprifuoco. Ma scopriamo anche la solitudine, la forza, il coraggio e la tenacia di una vita combattuta, vissuta sempre al limite, senza mai mollare, con la testa alta di fronte alla prossima guerra: «Hai un sussulto, perché sai che non hai molto tempo per farti trovare pronta. Sei consapevole che i primi colpi inizierai a sentirli a breve e ti prepari. Indossi la tua armatura migliore, prendi la tua spada più lucente e affilata e la sguaini. Gli occhi dritti al futuro. Via, si combatte».
«Questo libro non è una biografia ma il racconto di guerre, vere o personali, che s’intrecciano e nel cui corso io sono la voce narrante e i protagonisti coloro che hanno incrociato il mio cammino. Vi chiedo solo di seguirmi e arrivare con me in Tunisia, di fronte ai barconi in partenza per l’Italia, davanti al camion che in Afghanistan correva all’impazzata nella mia direzione, pronto a esplodere, o su un elicottero diretto chissà dove. O ancora di stare al mio fianco in linea volo, all’arrivo della bara ricoperta dal Tricolore, o di scrutare in quella stanza d’ospedale, laddove passato e presente si incrociano per dar vita a un’esistenza nuova». Così si legge nel prologo del libro di Chiara Giannini “Come la sabbia di Herat. Memorie di viaggio di una donna in guerra” con prefazione del direttore de “Il Giornale” Alessandro Sallusti.
Chi è Chiara Giannini?
Classe 1974, giornalista e inviata di guerra, è collaboratrice del Giornale. Negli anni ha lavorato per i quotidiani Libero, Il Tempo, Il Tirreno, per i settimanali Oggi e Sette e ha scritto per molte riviste specializzate in Forze armate e Difesa. Esperta in terrorismo e migrazioni, ha curato servizi e reportage da Afghanistan, dove è stata numerose volte, Libano, Tunisia, confine libico. Si è occupata di casi internazionali, come quello della nave Enrica Lexie e dei fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.